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ISBN
978.88.99224.02.8
Copertina
Flessibile
Pagine
208
Anno 
2015
Dimensioni
16,5x23,5 cm
Lingue
Italiano
Trekking in montagna

Museo Nazionale Archeologico di Egnazia “Giuseppe Andreassi”

Autori Vari


Ci sono dei luoghi magici nella storia dell'archeologia della Magna Grecia; in alcuni casi si tratta di semplici nomi o notazioni geografiche, in altri invece di centri famosi, città celebrate dalle fonti e dalla storiografia antica. Alla ricerca di alcuni di essi fin dal Rinascimento, eruditi, geografi, antiquari, si erano dedicati ipotizzandone l'identificazione o la localizzazione alla luce anche delle scoperte che si succedevano nelle campagne dell'Italia meridionale e di cui, soprattutto a partire dalla metà del Settecento, si andavano elaborando i primi dettagliati resoconti. Temesa, Medma, Crimissa e Chone o, ancora, Sibari, Caulonia, i santuari di Hera Argiva alla Foce del Sele o di Hera Lacinia sul promontorio di Capo Colonna, sono solo alcuni di essi, qualcuno ritrovato, altri ancora sfuggenti e indefiniti.

La scoperta, o la riscoperta di molti di questi luoghi, che spesso corrisponde al loro salvataggio, sono legati all'attività di pochi archeologi, che tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, tra le difficoltà derivate da un'incertezza legislativa in materia di 'tutela' seguita alla caduta del regno borbonico e ad una fase di formazione e organizzazione delle strutture centrali, si diedero il compito di impostare l'attività di tutela per conto del nuovo Stato unitario e di imporne i principi basilari, in un contesto non semplice come quello del Sud Italia, dove il saccheggio di interi contesti archeologici non aveva alcun freno e costituiva una radicata abitudine.

Un percorso millenario illustrato, a partire dall'analisi rigorosa dei contesti archeologici condotta in perfetta sinergia da personale scientifico della Soprintendenza e docenti e allievi dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con un linguaggio piano e didascalico e con apparati grafici e disegni, con cui si è inteso trasportare il visitatore in un tempo passato che l'archeologia ha il compito di svelare e di raccontare.

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