All’ombra del campanile

La soluzione dell’omicidio all’ombra del campanile impegna a fondo il commissario Martino. L’indagine lo conduce in un ambiente per lui inusitato, poco noto. Viene, così, a contatto con luoghi, tradizioni locali, storia, arte e cultura che possono risultare poco conosciuti anche a molti, specialmente se giovani, o richiamare ai meno giovani ricordi ed esperienze del passato. Il caso è particolarmente complesso e di non facile soluzione ma il commissario può contare su di una squadra affiatata e competente che gli è assolutamente devota e che non gli lesina consigli e utili suggerimenti quando viene consultata. Al resto supplisce l’intuizione e l’abilità investigativa che certo non gli mancano e un pizzico di fortuna, fino a un non scontato esito finale. Con riferimento al precedente giallo Trappola per l’assassino è stato osservato che i veri protagonisti della vicenda sono i nostri paesi con le sagre, le feste, le abitudini la mentalità e che la scrittura è gradevole e briosa, con quel tanto di giocosità che la rende simpatica. Se anche questo giallo merita tale apprezzamento il giudizio compete al lettore.